Serata di sensibilizzazione
Lunedì 28 Novembre – ore 18.00 – 20.00
Appartenenza e Partecipazione
con
G. PAOLO QUATTRINI – Direttore Scientifico IGF, psicologo, psicoterapeuta
Introduce l’incontro
VALENTINA BARLACCHI – Direttrice Didattica IGF, psicoterapeuta
Nell’infanzia abitiamo nell’appartamento dei nostri genitori, dove abbiamo magari una stanza personale,
ma dove condividiamo il resto della casa senza separazioni di territorio:
in termini metaforici è come dire che il resto della famiglia entra e esce dal nostro spazio senza chiedere il permesso.
Quando diventiamo adulti poi di solito si acquisisce una casa propria, nella quale per entrare gli altri devono suonare il campanello:
abbastanza frequentemente però a livello intrapsichico le persone non acquisiscono muri perimetrali
che li separino dalle persone con cui hanno relazioni emotivamente rilevanti,
ed è come abitassero nella stessa casa, incapaci di contrapporsi agli altri nei momenti di diversità esistenziale.
E’ come cioè non avessero muri che li proteggano, come quelli di una casa che tengono fuori pioggia, freddo e seccatori,
e conservare la propria integrità esperienziale è affidata a una lotta non di rado spontaneistica e inefficace.
Come le persone in genere abitano a casa propria, così anche psichicamente sarebbe auspicabile
che fossero protette da qualcosa che si può chiamare i confini dell’io, non intendendo con questo un oggetto concreto che separa,
ma il “come se” della metafora:
come se ci fossero delle pareti che semplicemente lasciano fuori i temi che non si possono o non si vogliono al momento affrontare.
Il problema dal punto di vista psicoterapeutico è la costruzione di queste pareti metaforiche:
da dove si comincia, e come si procede, tenendo presente che si deve svolgere direttamente al livello dell’esperienza.
Incontro online sul piattaforma Zoom, clicca qui per seguire la diretta