L’INTENZIONALITÀ NEI PROCESSI DI CAMBIAMENTO IN PSICOTERAPIA

con G. Paolo Quattrini – psicologo, psicoterapeuta della Gestalt, direttore scientifico IGF

Gli avvenimenti di una vita non hanno una correlazione meccanica e prevedibile, ma una correlazione volontaria, e quindi imprevedibile e non interpretabile, a meno di non voler ridurre la volontà a un meccanismo: se la volontà fosse però un meccanismo, la maggior parte delle attività umane perderebbe di senso. Volontà è necessariamente sinonimo di libero arbitrio, ed è lo specifico dell’essere umano: essendo libera, a parte il sostato meccanico del suo back groundbiologico, comporta allora vasti problemi di amministrazione.

In questa ottica ricercare in psicoterapia le cause meccaniche di comportamenti disfunzionali è quindi meno sensato di ricercare le intenzioni che li hanno prodotti: muovendosi in un campo pieno di inciampi sia interni che esterni, si capisce che le persone possano facilmente perdere la strada delle loro mete. Per questo motivo qui l’intervento non si orienta attraverso un riferimento diagnostico, ma con le richieste del paziente e in relazione ai fenomeni che si presentano nella sua relazione con il terapeuta: l’intervento cioè dipende dall’incontro dell’intenzione del paziente con quella del terapeuta, e si sviluppa attraverso le vicissitudini del loro volere e degli ostacoli che questo incontra. Nella seduta la domanda iniziale è dunque sempre “cosa vuoi?”, cosa vuoi dal paziente, cosa vuoi dal terapeuta, cosa vuoi da te stesso o da chiunque scegli di evocare nel vuoto della sedia calda: l’interlocutore presumibilmente vuole sempre qualcosa anche lui, e questo apre trattative che si possono sviluppare creativamente in infinite direzioni.

=====

La partecipazione all’incontro di sensibilizzazione è gratuita.

Incontro online su ZOOM.

Clicca qui per ricevere le credenziali tramite la piattaforma Eventbrite [Accesso ai biglietti dal 18 ottobre]