Lunedì 27 Aprile 2015
ore 21.00
Il buddhismo Theravāda promuove l’”insegnamento dell’analisi”, che afferma come l’introspezione deve essere il frutto delle esperienze, dell’investigazione critica e della ragione applicata del praticante, piuttosto che della fede cieca.
Contatto implica paradossalmente distanza, un vuoto (fertile). I quattro passi della spirale del contatto permettono di vedere sia le possibilità di scelta che le conseguenze. Per rendersi conto di stare sentendo è necessario che la persona costruisca metafore che le illustrino l’esperienza, per desiderare è necessario che “mandi tentacoli” qua e là per il mondo, in modo da rendere visibili le possibilità di scelta, e per questo c’è un lavoro di base che deve fare: immaginare attivamente.
L’immaginazione attiva è un’operazione volontaria, cioè un lavoro, ed è il luogo dove si sperimenta senza pericolo il cambiamento: è forse in realtà la più grande ricchezza dell’essere umano, che spesso invece la chiude a chiave perché il suo manifestarsi porta incertezza e quindi ha paura ad entrarci, oppure una volta dentro non sa cosa fare con quello che c’è.
Per attingere all’immaginario, uno strumento essenziale è la libera associazione.
L’incontro si svolgerà presso la sede Istituto Gestalt Firenze (IGF)
Via del Guarlone, 69 – Firenze
La partecipazione all’incontro è gratuita – È obbligatoria la prenotazione
Per info e prenotazioni: valentina.barlacchi@gmail.com — 349.2394661
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