Pubblicato il 4 dicembre 2011
In ricordo di Serge Ginger.
Ero già stata due volte ai seminari di Serge e Anne Ginger all’Ecole Parisienne de Gestalt quando, all’inizio degli anni 90, li conobbi da più vicino a Parigi tramite Edoardo Giusti loro grande amico ed estimatore.
Incontrandoli insieme mi ha colpito non solo la personalità di ognuno dei due, Serge diretto, autorevole ed imperativo, Anne morbida, accogliente e sorridente, ma soprattutto la loro relazione che nel tempo mi è apparsa come una danza. Ai loro ed ai miei tempi la coppia era l’unità di base nel ballo e lo è ancora oggi in alcuni balli: se è vero che l’uomo “conduce” avere una “dama” competente e flessibile è ciò che rende la danza un’arte da ammirare. E questa era la loro arte.
Ho sempre ammirato la vivacità intellettuale di Serge, la sua energia, la sua intraprendenza come quando su una barca in mezzo all’Oceano Atlantico fondò la FORGE- Fédération Internationale des Organismes de Formation à la Gestalt. Volle fermamente che la Federazione fosse un’associazione di “mutuo soccorso” per tutti ma soprattutto per permettere alla Gestalt di diffondersi secondo la sua propria natura: per iniziazione, per contagio: i più giovani ed i più anziani vicini l’uno all’altro, e sostenendosi tra loro, sviluppando l’amore per la Gestalt e la passione sino al punto di fare … altro, nuovi corsi, nuovi Istituti, nuovi scambi! La Gestalt che generalmente definiremo oggi “ dell’Europa dell’Est” è nata così a San Pietroburgo, a Mosca passando per Riga, Vladivostok, Vilnius, Minsk, Skopje, Belgrado, Odessa, Cracovia e Kiev e ha tenuto insieme tanti di noi “anziani” dal Messico alla Norvegia, dall’Italia all’Inghilterra, dal Venezuela a Malta, dalla Francia al Belgio.
La Gestalt è andata via dall’Europa come un piccolo fiore nel cuore di Fritz, in Sud Africa ha iniziato a dare nuovi semi, a New York a germogliare, a Esalen è esplosa in una fioritura fantastica ed è tornata in Europa come quel vigoroso albero che Serge ha posto in fondo al suo testo “La Gestalt, une thérapie du contact” albero che lui ha aiutato a crescere e sviluppare anche nell’Europa dell’Est.
L’ultimo incontro con Serge è avvenuto proprio a Riga quest’anno in video conferenza: era al centro dello schermo con l’immancabile Anne alle spalle! Non era potuto venire alla riunione, aveva avuto da poco un infarto o qualcosa di simile, ripeteva: “mi dispiace non essere lì con voi” ed io gli rimandavo “ma non lo vedi che sei qui con noi! Solo che questi moderni sistemi non permettono di abbracciarci”.
La FORGE conta oggi 26 membri. Tra noi c’è uno scambio continuo di informazioni /formazione sia negli incontri annuali che negli scambi tra Istituti (da vari anni l’Istituto messicano manda suoi allievi all’Istituto Gestalt Firenze). Il prossimo appuntamento è a Parigi nel 2012. In quell’occasione mi piacerà lasciare un fiore in ricordo di Serge, di un padre fondatore della Gestalt europea, nel cimitero Père-Lachaise vicino alla vecchia sede dell’EPG-Ecole Parisienne de Gestalt dove l’ho conosciuto e dove, nell’intervallo dei seminari di Gestalt, si poteva passeggiare tra la pace ed il ricordo di uomini e donne che tanto hanno saputo dare all’umanità.
Anna R. Ravenna